426 chilometri, 44 prove cronometrate, 11 passi dolomitici in 12 ore consecutive di guida. Debutto per le 15 vetture da rally prodotte fino al 1976 e per il prologo di giovedì sera sul lago ghiacciato.
Giuliano Canè e Lucia Galliani sono i vincitori assoluti della Winter Marathon 2014. I coniugi bolognesi, al sesto successo personale nella competizione, si sono imposti al termine di una gara molto combattuta, affrontata sulla abituale Lancia Aprilia del 1938. Al secondo posto Ezio e Francesca Salviato, sempre su Lancia Aprilia (1939) che hanno preceduto i vincitori della scorsa edizione Antoninoino Margiotta e Bruno Perno su Morris Mini Cooper S del 1965. Primi dei bresciani Franco Spagnoli e Giuseppe Parisi, giunti ottavi assoluti con la vettura più datata al via, una Fiat 508 S del 1932.
Nella serata di giovedì - per la prima volta in assoluto - si è svolto il Trofeo APT riservato ai primi 32 equipaggi iscritti alla Winter Marathon. Oltre che un riconoscimento per i ‘fedelissimi’ questo ha voluto essere anche un ringraziamento ed un omaggio alla locale Azienda di Promozione Turistica che già dalla prima edizione è stata a fianco dell’organizzazione curando la logistica dell’evento. A spuntarla sotto la neve, dopo una serie di appassionanti scontri ad eliminazione diretta, è stato l’equipaggio formato da Andrea Belometti e Stefano Cadei che hanno superato solo allo spareggio l'equipaggio bresciano composto da Marco Gatta e Luigi Maffina su Porsche 356 A Coupé del 1959.
Molto apprezzate dal pubblico e dai media le vetture da rally per la prima volta ammesse al via dalla manifestazione a partire dalle ricercatissime Lancia Stratos di Amenduni (1976) e Tonoli (1974), alla Fiat 131 Abarth (1976) di Brunori, alle due Renault Alpine A110 di Tanfoglio (1972) e Brusciotti (1974), alla rara Saab Sonett III (1974) di Pellegrino e alla Porsche 911 RS Carrera del 1973 portata in gara dal General Manager di Porsche Italia Pietro Innocenti. Menzione doverosa infine per la splendida BMW 507 del 1957 dell’equipaggio tedesco Stoschek-Brasch.
Nel pomeriggio la manifestazione è ripresa con il trofeo riservato alle vetture scoperte prodotte prima del 31 dicembre ‘45, nel quale ad imporsi sono stati Spagnoli-Parisi su Fiat 508 S del 1932. E' stato poi il momento dell'ormai classico Trofeo TAG Heuer Barozzi nel quale la vittoria è andata a Guido Barcella e Ombretta Ghidotti su Porsche 356 C Coupé del 1963. La coppia bergamasca ha prevalso in finale sui regolari Spagnoli-Parisi mentre nella finale per il 3°-4° posto è stato l’equipaggio del Museo Alfa Romeo Gamberini-De Marco ad avere la meglio su Belometti-Cadei che si sono dovuti accontentare della ‘medaglia di legno’.
ll podio
Pos. |
Equipaggio |
Vettura |
Anno |
1° | Canè - Galliani | Lancia Aprilia | 1938 |
2° | Salviato - Salviato | Lancia Aprilia | 1939 |
3° | Margiotta - Perno | Morris Mini Cooper S | 1965 |
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